Analisi del suolo, i risvolti pratici
Nel precedente articolo abbiamo parlato della rilevanza assunta dalle attività che si verificano all’interno del suolo, da cui dipende il funzionamento dell’agrosistema.
Diventa, quindi, importante effettuare una diagnosi dello stato di salute-fertilità del suolo.
L’analisi del suolo, infatti, permette di confrontare l’esito della diagnosi quantistica sui terreni analizzati con la valutazione sintetica di tipo convenzionale.
I risvolti pratici connessi alla capacità di identificare i punti di forza e di debolezza di un suolo sono così riassumibili:
- Elaborazione di un corretto piano di concimazione, che consenta di ridurre i costi colturali;
- Individuazione di carenze, squilibri o eccessi di elementi;
- Guida all’introduzione della concimazione organica;
- Adeguata scelta di colture e/o destinazioni produttive.
Nell’analisi del suolo, un caso studio particolare sarà rappresentato dall’accertamento della vitalità dei terreni privi di vegetazione, coperti da vegetazione morta (pacciamatura naturale) e viva, con metodo classico e quantistico.
Secondo una visione più olistica dei processi di produzione primaria – infatti – non esiste una separazione netta tra la vita nelle piante e la vita nel suolo.
Poiché una buona parte degli elaborati delle piante si riversa nel suolo (rizosfera), sotto forma di essudati radicali, composti da sostanze organiche alla base del metabolismo di molti microrganismi.
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